07 Lug Stappiamoci 2017: l’iniziativa benefica del Budofans San Mauro Pascoli
700 kg tappi raccolti doneranno anche quest’anno un sorriso ai bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica di Rimini. Una raccolta tappi dai risultati eccezionali considerati i 2 camion pieni di sacchi industriali e le centinaia di persone che attraverso le loro attività, scuole, caserme, ecc…, si sono mossi per questa iniziativa. Sono questi i numeri dell’edizione 2017 di “Stappiamoci”, un’operazione all’insegna della solidarietà e della beneficienza che parte dal Budofans e coinvolge sempre più persone.
Si è concluso quindi anche quest’anno il progetto “Stappiamoci” con grande soddisfazione. Oltre alla finalità benefica dell’iniziativa quello che riempie di orgoglio a noi maestri del Budokan è l’energia, l’amicizia e l’entusiasmo che circonda questo gruppo. Budokan e Budofans sono quello che di più bello potevamo sperare di raggiungere e cioè un gruppo di amici e atleti uniti in uno sport che educa, fa crescere, unisce e, come in questo caso, aiuta chi è in difficoltà.
Il risultato di questa fruttuosa collaborazione ha superato la quantità raccolta l’anno scorso. Inoltre, grazie alla raccolta fondi realizzata con la pesca durante la cena di fine anno, abbiamo aumentato la cifra. Siamo già in contatto con l’Associazione Arop, che è stata scelta grazie alle votazioni di allievi e genitori, e che si occupa dei bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica di Rimini, per decidere il materiale da acquistare.
Vorremmo fare un ringraziamento speciale a chi ha seguito ogni istante di questa iniziativa e cioè le insostituibili Genny Guida e Roberta Biondi e chi li ha aiutate nel lavoro più pesante dedicando un sabato mattina per il trasporto, consegna, carico/scarico e suddivisione dei sacchi presso la ditta Logicas: Maurizio Guida, Mario Zillante, Gianluca Bersani e Milena Pasini.
Grazie anche a Roberto Migliorini sempre presente agli eventi in qualità di fotografo ufficiale.
Per noi il Budofans non è solo un gruppo di persone ma è il motore che produce energia quando allievi e insegnanti sentono il peso dei momenti più stressanti, è il generatore che ci da entusiasmo nell’organizzare eventi, tifo per superare la paura in gara e il sorriso per dire ogni volta “è stata dura, ma non vediamo l’ora di rifarlo”.
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