18 Lug L’agonismo sano che fortifica e fa crescere
Pausa estiva meritata per i ragazzi del Budokan. Il progetto squadra Agonisti Budokan, che quest’anno ha raddoppiato le ore di lezione con l’inserimento del corso Preagonisti, si ferma per la chiusura estiva e fa un bilancio dell’anno appena concluso.
Un progetto nel progetto, così possiamo definire questa opportunità che il Budokan riserva agli allievi che si vogliono specializzare nelle gare. L’agonismo infatti è un percorso che intende fortificare il progetto principale che i maestri del Budokan portano avanti da sempre, e cioè l’attività motoria del karate e la sua disciplina marziale finalizzati esclusivamente alla crescita dell’allievo, come atleta e come persona. Una crescita che anno dopo anno va a fortificare il carattere, consolidare la consapevolezza delle proprie capacità e maturare il comportamento dell’allievo sia in palestra che nella vita quotidiana.
La partecipazione alle gare, e i corsi dedicati a questo tipo di specializzazione, non è altro che un mattone che si va ad aggiungere a questo percorso di crescita, ed è una esperienza importante che insegna a mettersi sempre in gioco, a lavorare su se stessi per superare i propri limiti e a controllare le proprie emozioni.
L’altro aspetto che caratterizza il modo in cui il Budokan si approccia alle gare è lo spirito di gruppo. Non esistono gare individuali nel senso assoluto del termine. Non esistono atleti del Budokan che allenano la propria gara disinteressandosi dei compagni. Ogni risultato, che venga da una prova individuale o in coppia o team, lo si raggiunge solo lavorando in squadra, allenandosi assieme, sostenendosi durante la gara e consolandosi o festeggiando assieme. Ed ogni gioia o dispiacere, anche personale, è condiviso da tutta la squadra.
Per questo si viaggia assieme e ci si aspetta tutti al termine della gara. Un atleta che pensa al successo personale non rispetta i principi fondamentali di un dojo, e cioè la responsabilità per i più grandi di aiutare i piccoli e viceversa per i principianti ascoltare e rispettare i più esperti. Chi non ha a cuore questo concetto non può essere un atleta Budokan.
Questa spirito di gruppo è condiviso anche dai genitori e dal gruppo Budofans, che ha stretto forti legami di amicizia fra di loro, di aiuto verso i ragazzi in gara e di collaborazione e condivisione con i Maestri.
Altra colonna portante di questo progetto è l’aspetto atletico. Normalmente la preparazione atletica intesa come potenziamento, mobilità, stretching, ecc… è parte integrante dell’allenamento di karate. Nel corso preagonisti e agonisti sono presenti sessioni di lavoro dedicate esclusivamente a questo aspetto, sia attraverso esercizi a corpo libero che con l’utilizzo di carchi, come pesi, kettle ed elastici.
In conclusione il gruppo Budokan, in collaborazione con Claudio Campedelli che sostiene il progetto sia dal punto di vista dell’ideazione e sia sull’apetto economico, pur mantenendo l’aspetto agonistico secondario a quello marziale e tecnico del karate, vuole dare uno strumento in più a chi partecipa alle gare.
Nella strada per diventare dei vincenti si incontrano sempre due tipi di persone: l’allievo che vuole il massimo da se stesso, e il maestro che riesce a tirare fuori il meglio da ogni praticante.
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