27 Giu Esami di cintura al Budokan
E’ tempo di esami per gli allievi del Budokan San Mauro. Cinque ore di prove di kihon, kata e kumite. Nelle due giornate del 18 e 20 giugno più di cento allievi hanno sostenuto la prova per il passaggio di grado sotto l’occhio attento delle tre commissioni presiedute dai maestri Andrea Silenzi, Daniele Arcangeli e Valentina Nicoletti con il gruppo istruttori del Budokan San Mauro al completo.
L’esame di karate è “una cosa da grandi”, come spieghiamo sempre ai bambini, perché aiuta a diventare grandi. E’ un momento solenne, è la celebrazione di un anno di sacrifici, ed è l’occasione per dimostrare alla commissione e a se stessi i propri progressi.
Per questo motivo l’esame non è una semplice formalità, ma viene vissuto anche per i più piccoli per quello che deve essere. Viene richiesta una preparazione costante per essere ammessi all’esame, ed è necessaria la partecipazione agli stage federali. L’obiettivo è insegnare fin da piccoli che un esame non si prepara il giorno prima, ma serve un impegno costante che dura diversi mesi per i passaggi di cintura, e parecchi anni per il conseguimento della cintura nera.
Il giorno dell’esame tutto si deve svolgere nel massimo silenzio e ordine, regola che vale sia per gli atleti che per il pubblico presente. Gli allievi non solo devono dimostrare i loro miglioramenti tecnici, ma farsi vedere in ordine e composti in ogni istante e attenti anche agli esami degli altri. L’esame è un evento in cui non deve mancare la marzialità e la disciplina, requisiti fondamentali per avere la giusta concentrazione. Poi, quello che rimane di questa giornata, è l’esplosione di gioia finale con la consegna delle cinture: una festa di sorrisi, abbracci e di grandi emozioni che travolgono tutti, allievi, genitori e soprattutto insegnanti.
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